HMR è un progetto di ricerca in storia dell’informatica.
Studia e racconta le tecnologie degli strumenti per il calcolo:
calcolatori e calcolatrici (e altro), italiani in particolare (ma non solo).
Come particolarità di metodo, alla ricerca d’archivio, allo studio dei manufatti e alla raccolta di testimonianze, HMR aggiunge l’uso dell’informatica (di oggi) in più declinazioni: dal rigore con cui interpretare i fatti partendo dalla piena comprensione delle tecnologie, alla simulazione software per mostrare in funzione le macchine del passato, agli strumenti per raggiungere e coivolgere pubblici diversi.
La condivisione dei risultati di ricerca con una platea più ampia possibile e la comunicazione di una visione razionale dell’informatica e della sua storia sono obiettivi di HMR motivati dall’ormai inevitabile interferenza del “digitale” con il quotidiano di tutti.
Hackerando. Per recuperare e raccontare le macchine del passato è necessario comprenderne la tecnologia fino in fondo. Una conoscenza “normale” non basta: occorre esplorare con appassionato accanimento tutti i dettagli. Proprio come recita la vera definizione di hacker.
La Macchina Ridotta, o prima Calcolatrice Elettronica Pisana.
È il primo calcolatore progettato e costruito in Italia, a Pisa nel 1957, nell’ambito dello stesso progetto dell’Università che poi, nel ’61, realizzerà la più nota (seconda) Calcolatrice Elettronica Pisana.
La MR è stata la prima macchina studiata da HMR: rimane nel nome del progetto a sottolinearne il metodo e il suo primo importante risultato. La MR era di fatto scomparsa dalla memoria dell’informatica italiana: solo hackerandone le tecnologie è stata riscoperta, se ne è compreso il primato e la rilevanza ed è stato aggiunto un nuovo capitolo alla nostra storia scientifica e tecnologica.
Archeologia sperimentale. L’informatica corre veloce.
L’hardware invecchia e viene dimenticato, spesso rottamato. I formati software diventano obsoleti, i supporti di memorizzazione si degradano. I manuali non si trovano più. I protagonisti dei fatti sono spesso ancora con noi, ma non si può chiedere loro di ricordare i dettagli di sistemi estremamente complessi.
Occorre scavare in magazzini, scantinati e archivi, ricomporre frammenti, decifrare linguaggi, notazioni e formati dimenticati. Le lacune si colmano formulando ipotesi e verificandole sperimentalmente con prove, simulazioni e ricostruzioni.
La ricerca di HMR è alla base di allestimenti, eventi di diffusione della cultura scientifica, attività didattiche. In particolare, HMR fornisce contenuti al corso di Storia dell’Informatica tenuto alla laurea in Informatica Umanistica dell’Università di Pisa.