HMR nasce ufficialmente nel 2006.
Qui è raccolto, anno per anno, tutto quanto è successo di importante nella storia del progetto.
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2020-11-18 - Virtuale sì, virtuale no
Intervento a I Musei Italiani nel 2020 - Congresso ANMS 2020, 18-20 novembre 2020, online; G.A. Cignoni; G.A. Cignoni
Non potevamo saltare l’appuntamento con il congresso annuale dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici anche se, a distanza, non sarà la stessa cosa. Approfittiamo proprio per riflettere sulle lusinghe tecnologiche: il periodo ci ha obbligato a sperimentare molte soluzioni virtuali per sostituire ciò che non potevamo più fare nel lavoro, nella didattica, nelle attività museali. HMR ha una lunga storia di ricostruzioni virtuali, dalla prima CEP al recente CANE. Indispensabili per mostrare le macchine del passato in funzione, le repliche virtuali sono tuttavia, appunto, virtuali: non sostituiscono il fascino degli originali né devono farci dimenticare l’onere e l’onore dei Musei di conservarli.
2020-11-13 - RiBau: il CANE torna a correre, un calcolatore didattico del 1970
Articolo a Didamatica 2020, 12-13 novembre, online; A. Cignoni, D. Ronco, G. Pacini, G.A. Cignoni
Edizione particolare dell’ormai tradizionale convegno che AICA annualmente organizza su informatica e didattica: solo online e molto concentrata sulle tecnologie e i metodi che l’emergenza sanitaria ha costretto tutti a sperimentare, imparare, sfruttare. HMR racconta invece di informatica di altri tempi presentando il Calcolatore Automatico Numerico Educativo, il calcolatore didattico pisano del 1970, che abbiamo ricostruito come contributo ai festeggiamenti per il cinquantenario del corso di laurea in Scienze dell’Informazione.
Giocare con vecchi calcolatori, molto vecchi
Intervento a Rome VideoGame lab; G.A. Cignoni
Cominceremo affermando che chiunque ami i videogiochi non può non essere riconoscente ai tanti che hanno fatto la storia dell’informatica. Finiremo giocando con i simulatori di vecchi calcolatori realizzati da HMR. Nel mezzo, tante storie e anche qualche anticipazione sui progetti prossimi venturi.
2019-12-22 - Videogiochi: ma quando sono nati?
Intervento a Empoli Vintage; G.A. Cignoni
Tornano gli incontri tratti dal corso di Storia dell’Informatica organizzati insieme Vicoretrò. Questa volta siamo a Empoli Vintage, nel mezzo di una mostra di home computer e consolle degli anni ’80 organizzata da Francesco Gori & C. ci chiederemo quando i videogiochi sono nati.
Tutti sono curiosi della risposta, molti se ne sono dati una, o anche più di una. Forse dipende dalla definizione. Alla fine, neanche importa incoronare il “primo”; il bello è proprio la lunga storia dei primi videogiochi.
2019-12-20 - Usciti gli atti del XXXVIII Congresso ANMS
Articolo sugli incontri Oltre la mela ad All About Apple Museum; A. Ferraro, G.A. Cignoni
Il Congresso dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici era dedicato all’Anno Europeo del Patrimonio. Per l’occasione avevamo raccontato dell’iniziativa Storie oltre la mela organizzata insieme ad All About Apple, il museo che a Savona conserva ed espone un’importante collezione di prodotti Apple, il marchio dell’informatica di consumo oggi più noto. AAA potrebbe giocare facile assecondando i fan di un marchio glamour, invece la collezione è messa a servizio di un racconto della storia dell’informatica “oltre la Mela”.
2019-12-10 - Verità veloci e romanzi senza fretta - modi di raccontare la storia dell’informatica a confronto
Lezione speciale al Corso di Storia dell’Informatica, Polo Fibonacci, Pisa; G.A. Cignoni, M. Gazzarri, N. Pratelli
Torniamo sulle verità veloci con un’intervista incrociata fra due narratori della storia dell’informatica.
Maurizio Gazzarri è autore de “I ragazzi che scalarono il futuro”. Il romanzo, immersa in altre vicende della Pisa anni ’50, racconta la realizzazione delle Calcolatrici Elettroniche Pisane e dei primi calcolatori Olivetti. È un romanziere, ma ha fatto approfondite ricerche d’archivio e sottoposto il testo a una severa peer review storico-scientifica.
Nicolò Pratelli, alias Cafiero Rossi è autore del blog “Retrologico” e della omonima pagina Facebook. Come tanti divulgatori improvvisati, pubblica (spesso ripubblica) notizie approssimate, esagerate, facili a scriversi e a catturare l’attenzione di molti. In realtà il suo è stato un esperimento controllato realizzato come lavoro di tesi, ma gli esiti non sono tranquillizzanti.
2018-12-03 - Storia dell’informatica e narrativa s’incontrano
Intervento alla presentazione di “I ragazzi che scalarono il futuro” a Vicoretrò; G.A. Cignoni, M. Gazzarri
Il romanzo di Maurizio Gazzarri racconta dei primi calcolatori elettronici italiani realizzati a Pisa, all’Università e all’Olivetti. Non è la prima volta che la storia si incontra con la fantasia. Spesso però le esigenze della narrazione cambiano la storia raccontata: è una licenza che agli autori è doverosamente concessa, ma può disorientare il pubblico. Il libro di Maurizio Gazzarri è basato su un’accurata ricerca storica, quanto è inventato non solo è plausibile, ma è riconoscibile: come in un restauro differenziato completa la storia e aiuta a interpretarla.
Dopo il romanzo la storia, sia quella di fantasia che quella vera, continua sulle pagine di HMR con l’Archivio di Giorgio: un esperimento di comunicazione, che sfrutta un personaggio di fantasia per dar voce agli storici e alla ricostruzione dei fatti tramite l’analisi e il confronto delle fonti.
2018-11-28 - Tutti pazzi per Apple!
Seminario invitato al corso di Storia dell’Informatica, Pisa; A. Ferraro
Una collezione implica responsabilità ben diverse se chi la possiede è un collezionista o un museo. Nel secondo caso è un patrimonio da valorizzare restituendo al pubblico la storia di cui è testimone: un impegno mica da poco.
Alessio Ferraro ci racconta la storia di un gruppo di pazzi (definizione loro) di Savona che, trovandosi in mano una formidabile collezione di pezzi Apple, invece di seguire la strada facile e limitarsi a godersela da collezionisti, hanno voluto mettere in piedi un museo e ci sono riusciti! L’All About Apple Museum ha già invitato HMR, anche recentemente; siamo più che felici di ricambiare.
2018-11-21 - L’informatica dell’Apollo 11 riprodotta in casa
Seminario invitato al corso di Storia dell’Informatica, Pisa; M. Fanciulli
Ricostruire, più o meno virtualmente, l’informatica del passato non è un passatempo da nerd: è un modo per raccontarla e per comprenderla meglio. La seconda macchina alle differenze costruita dal Museo delle Scienze di Londra o, nel nostro piccolo, il simulatore della prima Calcolatrice Elettronica Pisana sono testimoni di metodi di archeologia sperimentale applicati alla storia dell’informatica.
Marco Fanciulli ci racconta come sta ricostruendo l’Apollo Guidance Computer e il pannello di controllo che usavano gli astronauti delle missioni Apollo. Oltre alla storia e alle caratteristiche tecniche di base dell’AGC, sono presentati lo scopo del progetto di ricostruzione e i metodi applicati, dalla raccolta della documentazione, alla pianificazione del lavoro e alla prototipazione a basso costo. Infine, per potere avere un’idea di quello che sarà il risultato finale, è mostrato il modello 3D esplorabile tramite un visore VR.
2017-12-18 - ComPVter: non solo retrocomputing
Seminario invitato al corso di Storia dell’Informatica, Pisa; D. Baldi
ComPVter è un’associazione culturale di Pavia. Il retrocomputing e il collezionismo sono un punto di partenza per fare diffusione della cultura scientifica e tecnologica. A raccontare al corso di STI la storia e le esperienze dell’associazione viene Dino Baldi, che di ComPVter è presidente.
2017-12-01 - Coltano: l’Atlantide delle radiocomunicazioni
Seminario invitato al corso di Storia dell’Informatica, Pisa; F. Giannetti
A Coltano, fra Pisa e Livorno, Marconi costruì prima stazione radio intercontinentale d’Italia. Quando fu inaugurata nel 1911 era considerata la più potente al mondo. Nella tradizione di HMR e del corso di STI, il seminario fa conoscere un altro notevole episodio di storia tecnologica locale.
2017-11-16 - Realizzazione di un chatbot per raccontare la storia dell’informatica
Tesi di laurea in Informatica Umanistica, Università di Pisa; T. La Bruna
Complimenti a Tiziano che ha conseguito la laurea triennale in Informatica Umanistica. Nel suo tirocinio ha studiato i chatbot, analizzando le diverse piattaforme che mettono a disposizione questo tipo di canale per interagire con il pubblico di Internet. Scelto Telegram come piattaforma più idonea alle necessità di HMR, con la sua tesi Tiziano ha realizzato Alan, il chatbot di HMR che chiacchiera di storia dell’informatica. Alan costruisce la sua conoscenza analizzando con tecniche di Natural Language Processing la base dati di OggiSTI.
2016-12-07 - Musei dell'informatica: ricordare per capire
Seminario al corso di Storia dell'Informatica; S. Hénin
Lo storico della scienza George Sarton afferma che "La storia degli strumenti è una parte essenziale della storia della scienza, il cui progresso è determinato dalle invenzioni pratiche quanto dalle teorie, e dall'abilità manuale quanto dal pensiero". Gli strumenti devono essere quindi conservati e a questo servono i musei, ma la loro funzione non è solo il preservare oggetti: i manufatti del passato devono anche essere fatti vivere, devono raccontarci una storia, devono insegnarci come sono sorte le idee, come si sono imposte nella società e come questa, le sue istituzioni e i suoi portatori di interessi hanno plasmato a loro volta le tecnologie, determinandone successi e insuccessi. Nell'informatica la conservazione, lo studio e il racconto dei manufatti sono ancora più importanti, proprio per la sua veloce evoluzione, che rischia di far scomparire la memoria del passato in tempi molto brevi. In questo seminario si parlerà dei musei dell'informatica nel mondo e delle loro attività, con particolare riguardo alla situazione del nostro paese. A parlarcene ci sarà Silvio Hénin: studioso di storia della tecnologia, in particolare di quella del calcolo automatico, ha pubblicato una quarantina di articoli sull'argomento e due libri; è coordinatore del gruppo Storia dell'informatica di AICA e membro del comitato scientifico della rivista Mondo Digitale.
2016-11-28 - Il Museo Tecnico Navale della Spezia
Seminario al corso di Storia dell'Informatica; S. Benedetti
Un incontro con un Museo tecnico-scientifico molto particolare per arricchire gli aspetti museologici e museografici toccati dal corso. Il seminario tratterà della singolare realtà del Museo Navale di La Spezia, un museo militare e pertanto custode della tradizione, della storia e degli eroi di una Forza Armata. I temi affrontati includono: la difficile gestione del Museo in assenza di fondi (nonostante un patrimonio di reperti di primissima importanza e un successo di pubblico importante), la gestione della promozione, il finanziamento e la realizzazione degli ultimi restauri, la gestione dell'archivio e della biblioteca (circa 20.000 documenti e volumi). Il seminario presenterà i lavori in corso e i programmi futuri: le mostre programmate, le convenzioni stipulate per i tirocini universitari, per l'alternanza scuola-lavoro con le scuole superiori, per laboratori e campi estivi per bambini organizzati insieme ad associazioni private, il progetto di ampliamento, attualmente in valutazione, per fare del Museo un polo di attrazione di primaria importanza nazionale. Con noi sarà il C.V. Silvano Benedetti che ha una lunga carriera di comandi, sia in mare sia in importanti sedi della Marina Militare come il Centro TLC Principale di La Spezia, la Scuola TLC di Chiavari e, appunto, il Museo Tecnico Navale. Oggi in pensione, continua a collaborare con il Museo a titolo gratuito.
16-18 novembre - Informatica ed economia della catalogazione
Intervento al XXVI Congresso dell'Ass. Naz. dei Musei Scientifici; E. Meloni, G.A. Cignoni
Fra i tanti vantaggi portati della rivoluzione digitale ci sono anche il trattamento strutturato delle informazioni e la condivisione delle competenze tramite la collaborazione fra persone. CHKB è uno strumento per riunire in un'unica base di conoscenza (KB) le informazioni di catalogazione e documentazione di tutte le collezioni legate alla storia dell'informatica. Rispetto ai cataloghi-elenchi (un reperto, una scheda), una KB strutturata aumenta la qualità dell'informazione gestita: esplicita le relazioni ed elimina replicazione e inconsistenza. Curatori e conservatori concentrano il loro impegno sui reperti; le schede tecniche, condivise, sono di riferimento per identificare i reperti, per condurre ricerche storiche, per costruire la documentazione di un'esposizione. La peer review delle schede tecniche è una garanzia di affidabilità dei contenuti e un meccanismo di collaborazione fra colleghi. CHKB realizza una doppia economia: è un uso pieno delle tecnologie disponibili per la gestione della conoscenza e permette di usare al meglio il tempo di curatori e conservatori.
17-19 dicembre - CHKB: dare struttura (visitabile) alle collezioni tecnico-scientifiche
Intervento alla IV Conferenza Nazionale dell'Associazione per l'Informatica Umanistica e la Cultura Digitale; G.A. Cignoni
La catalogazione tradizionale dei beni scientifici e tecnologici soffre di una struttura flat "un pezzo, una scheda" insufficiente per un contesto caratterizzato da una fitta rete di relazioni. Cogliere e gestire la conoscenza storica in tutta la sua pienezza è un problema tipicamente umanistico, ma ancora molto "cartaceo" e poco "digitale". Il nostro caso di studio è la storia dell'informatica: i pezzi (e.g. una Programma 101) sono spesso esemplari di modelli di serie: ci sono informazioni del modello (caratteristiche, attributi fisici) e del pezzo (matricola, stato di conservazione, provenienza). La paternità (del modello) non è un campo unico: si può trovare un responsabile del progetto (Perotto), ma omettere molti dei collaboratori è una perdita di informazione, a patire da chi curò il design (Bellini). Ci sono il produttore (Olivetti), le versioni... e c'è il software! Definire e costruire una base di conoscenza visitabile della storia dell'informatica porta a una concezione del tutto nuova di museo virtuale. Pensando ai cimeli conservati permette di teletrasportarsi da un Museo all'altro. Ancor meglio, navigando nella base di conoscenza si viaggia fra i fatti della storia dell'informatica senza vincoli fisici e scoprendo connessioni inaspettate e nuove storie.
2015-12-14 - La Ferranti dell'INAC cos'era, come funzionava, che ci facevano
Intervento alla giornata per i 60 anni della FINAC del CNR; G.A. Cignoni
Nel 1954 l'Istituto Nazionale per le applicazioni del Calcolo di Roma acquistò un Ferranti Mk1* inglese poi detto "la FINAC". L'Istituto, fondato e diretto da Mauro Picone, per primo in Italia aveva intuito l'importanza dei nuovi strumenti di calcolo e si era mosso per costruirne o comunque averne uno. Poi le cose andarono diversamente: il progetto CEP partì a Pisa e nell'acquisto di un calcolatore, seppur di pochi mesi, il Politecnico di Milano arrivò primo. In ogni caso, ufficialmente inaugurata il 14 dicembre 1955, la FINAC fu per diversi anni il calcolatore di riferimento in Italia, sia per le prestazioni della macchina sia per il gruppo di ricerca con specifiche competenze applicative che da tempo era attivo all'Istituto. L'intervento racconta la FINAC. Era un calcolatore, ma capiremo perché la chiamavano calcolatrice. Veniva dall'Inghilterra e scopriremo il suo notevole pedigree. Era uno dei primissimi calcolatori, curioseremo dentro tecnologie ormai scomparse per vedere che, alla fin fine, non era così diverso da quelli di oggi. Fu usato, moltissimo e a lungo, per esperimenti, ricerca e servizi, anche divertendosi.
2015-12-03 - Incontro con Rover Joe e Bruno Grassi
Seminario invitato nell'ambito del Corso di Storia dell'Informatica (h 14.00, aula F, Polo Fibonacci);
L'Associazione Rover Joe è un bell'esempio di collezionismo privato consapevole. Il seminario racconta la genesi dell'Associazione e l'origine del nome, la natura e l'ampiezza della raccolta di cimeli, le attività svolte dall'Associazione, le collaborazioni in atto in Italia e all'Estero, la sua struttura attuale e le intenzioni di sviluppo futuro. Bruno Grassi ha un lungo percorso professionale nel campo della elettronica dei sistemi d'arma e delle telecomunicazioni. Oggi semi-pensionato dedica gran parte del suo tempo alla realizzazione di eventi culturali sul mondo delle telecomunicazioni, dalla radioelettronica alla crittografia, giocando con i legami fra scienza, tecnologia e storia. Radioamatore sin dall'adolescenza e curioso imperterrito, ha coltivato le sue competenze collaborando con Associazioni Culturali, Fondazioni e Musei. Al nostro incontro porterà per studiarli insieme un giroscopio avionico e una memoria magnetostrittiva made in Olivetti.
2014-12-19 - Neko, giocare al gatto con il topo
Installazione a Siamo del gatto!, Museo della Grafica; G.A. Cignoni
Se su una scrivania virtuale scorrazza un topo è inevitabile che prima o poi appaia un gatto. Neko, gatto in Giapponese, è un classico fra le silly apps per allietare/distrarre gli utenti. Apparve, pare, su un NEC PC-9801, un quasi PC compatibile giapponese del 1982. Da lì la colonia felina migrò alla fine degli anni '80 sui Macintosh, subito dopo su X-Window, l'interfaccia grafica dei sistemi Unix, poi si diffuse su tutti i sistemi. Al mostra al Museo della Grafica abbiamo portato la versione per Mac OS X, installata su un iMac G4 del 2002, scelto per la sua presenza scenica e appartenente alla collezione del Museo degli Strumenti per il Calcolo.
4-5 dicembre - Rebuilding/Interacting at the Museum of Computing Machinery
Poster a RICHES, Cultural Heritage: Recalibrating Relationships; F. Gadducci, G. Lettieri, G.A. Cignoni
La simulazione software è (anche) uno strumento di ricerca, conservazione e restituzione della storia, dell'informatica nel nostro caso. Serve ai ricercatori per applicare metodi di archeologia sperimentale, verificando ipotesi di ricostruzione di calcolatori del passato di cui non esistono più tracce fisiche e dei quali anche la documentazione rimasta è frammentaria. Serve a conservare un modello eseguibile del calcolatore che lo descrive al livello di dettaglio desiderato, perpetuabile e utile a ulteriori ricerche, dallo studio delle prestazioni al confronto con le soluzioni costruttive di altre macchine del passato. Serve a restituire al pubblico una macchina funzionante con cui è possibile interagire scoprendone le modalità di funzionamento e rivivendo le situazioni d'uso e di sviluppo di applicazioni dei primi pionieri dell'informatica.
A Virtual Experience on the Very First Italian Computer
Articolo su ACM Journal of Computing and Cultural Heritage; F. Gadducci, G.A. Cignoni, S. Paci
L'articolo ripercorre l'esperienza di HMR nella riscoperta della Macchina Ridotta, ottenuta applicando metodi di archeologia sperimentale e utilizzando la simulazione software per validare le ipotesi di ricostruzione. In particolare, è descritta l'applicazione al caso della MR di specifiche tecniche di modellazione e di simulazione. Al termine della ricerca, il simulatore della MR da strumento di ricostruzione storica diventa mezzo di interazione con il passato a beneficio del pubblico del Museo, permettendo anche di rendere evidenti alcune banalizzazioni tipiche della rappresentazione dei calcolatori nell'immaginario collettivo.
2013-12-20 - Dall'aritmometro al PC: la nuova Sala al Museo
Inaugurazione del nuovo allestimento permanente al Museo degli Strumenti per il Calcolo; G.A. Cignoni
Il Museo degli Strumenti per il Calcolo conserva una collezione sull'informatica personale unica in Italia e invidiabile in Europa. Un tesoro che, a causa della riduzione degli spazi disponibili per il Museo, da diversi anni non era visibile al pubblico. La nuova Sala si inserisce in un più ampio progetto di allestimento e di rinnovamento di un Museo - Universitario - che vuole essere centro attivo per la diffusione, la didattica e lo studio dell'informatica. La giornata inaugurale è dedicata proprio a questi temi e presenta i progetti per lo sviluppo del Museo, quelli appena conclusi e quelli da poco iniziati.
13-15 novembre - Designing an exhibition about the history of personal computing
Poster al XXIII Congresso dell'Associazione Nazionale dei Musei Scientifici; F. Gadducci, G.A. Cignoni
La ricca collezione del Museo degli Strumenti per il Calcolo spazia dai calcolatori meccanici del XIX secolo ai primi calcolatori elettronici italiani, dalle icone del supercalcolo alle pietre miliari della più recente informatica commerciale. Al Congresso dell'ANMS sono presentati i vincoli e le scelte alla base della progettazione del nuovo allestimento, in particolare la volontà di mostrare una spettacolare collezione raccontando con accuratezza scientifica una lunga storia di sviluppo scientifico e tecnologico.
2013-10-28 - A Syllabus for the Fifties, Teaching Computer Science on the first Italian Computers
Intervento a History and Philosophy of Computing; F. Gadducci, G.A. Cignoni
Il progetto CEP è la culla dell'informatica italiana. A parte la realizzazione del primo calcolatore elettronico progettato e costruito in Italia (la Macchine Ridotta, nel 1957), fu il seme da cui nacque il Corso di Scienze dell'Informazione (di nuovo, il primo in Italia). L'intervento è dedicato ai primi corsi tenuti a Pisa dal 1956 al 1958 e sul loro sorprendente mix di contenuti teorici, pratici e applicativi.
dicembre - Alla ricerca del calcolatore perduto
Articolo su Imprenditori; F. Corgnati
L'intervista di Fabrizio Corgnati ripercorre la ricerca svolta dal progetto HMR, descrive la riscoperta della MR grazie ai metodi di archeologia sperimentale dell'informatica adottati da HMR e, infine, illustra come la MR ricostruita come simulatori software e repliche hardware sia usata per animare i laboratori didattici al Museo degli Strumenti per il Calcolo.
ottobre - Pianeta Galileo per le attività didattiche al Museo
Attività didattiche al Museo degli Strumenti per il Calcolo; G.A. Cignoni
Nell'ambito di Pianeta Galileo 2012 HMR propone un percorso didattico costituito di due incontri organizzati al Museo degli Strumenti per il Calcolo dell'Università di Pisa. I due momenti uniscono la narrazione per immagini alla visita alle macchine del Museo e all'esperienza pratica, offrendo al pubblico, soprattutto ma non necessariamente scolastico, la possibilità di scoprire la storia e le basi scientifiche e tecnologiche dell'informatica.
4-7 ottobre - Dall'aritmometro al calcolatore, personalmente
Mostra all'Internet Festival; F. Gadducci, G. Lettieri, G.A. Cignoni
HMR partecipa all'Internet Festival 2012 con il racconto delle vicende, dei meccanismi e delle curiosità del calcolo personale. Allestita al Museo Nazionale di S. Matteo, la Mostra offre una selezione delle più interessanti macchine personali della ricca collezione del Museo degli Strumenti per il Calcolo, dagli aritmometri di metà 800 ai primi PC portatili.
2011-12-15 - HMR a Varese (in videoconferenza)
Interventi a 150 anni di Tecnologia Italiana; G.A. Cignoni
A Varese una mostra celebra la storia tecnologica del nostro paese. Gli interventi affrontano la difficile previsione del futuro che ci riserva lo sviluppo tecnologico e il delicato insieme di condizioni che determinano il successo di un'impresa tecnologica, difficile e rischiosa, come fu il progetto CEP.
2011-12-02 - HMR i laboratori
Presentazione a Palazzo Blu; G.A. Cignoni
Con la Mostra "La CEP prima della CEP", per il Museo degli Strumenti per il Calcolo, inizia un nuovo ciclo segnato anche dalla proposta di attività didattiche originali, molto diverse dall'antiquato concetto di "visita guidata". I laboratori di HMR sono proposti alle scuole come esperimento didattico. Le macchine del passato si possono usare per spiegare i principî e i meccanismi con cui ancora funzionano i calcolatori di oggi dalle prestazioni incredibili e quasi magiche. La scommessa è capire se il fascino e le stranezze delle macchine di un tempo sono capaci di suscitare nei ragazzi la curiosità e la passione necessarie per affrontare lo studio delle discipline scientifiche, purtroppo spesso considerate una fatica da evitare in tutti i modi.
2011-11-28 - Fra metodo e curiosità
Lezione al corso di Informatica e Didattica; G.A. Cignoni
La lezione affronta due temi: il metodo con cui affrontare la ricostruzione (e poi il racconto) di una storia e la curiosità che stimola la ricerca e che dovrebbe essere suscitata negli studenti. Il metodo è quello utilizzato d HMR che, proprio perché animato da inguaribile curiosità, non si è fermato alla superficie ma ha scavato nei dettagli delle tecnologie e verificato le ipotesi di ricostruzione. La curiosità è anche quella che HMR vorrebbe suscitare negli studenti attraverso la proposta di laboratori che usano il fascino dei vecchi calcolatori per spiegare le basi e i meccanismi dell'informatica.
2010-10-01 - Un giro (simulato) sulla Macchina Ridotta
Intervento al Congresso Nazionale AICA; G.A. Cignoni
È importante, per la crescita industriale di un paese, avvicinare gli studenti alle discipline tecnologiche: i vecchi calcolatori e la loro storia esercitano un fascino particolare che si presta a essere usato per incuriosire sul funzionamento delle macchine e dei programmi e per stimolare l'interesse a investire nello studio di informatica ed elettronica. Il Congresso Nazionale AICA dedica una sessione a questo tema: la Macchina Ridotta è proposta come esempio didattico che, insieme, è curioso e storicamente rilevante.
2010-05-01 - luglio - Le radici toscane dell'informatica e la Macchina Ridotta pisana
Articolo su Etruria Oggi; F. Gadducci, G.A. Cignoni, S. Del Furia
L'articolo, destinato a un pubblico più ampio possibile, propone alcuni aspetti toscani della storia dell'informatica. In particolare presenta i progetti di archeologia dell'informatica relativi alla Macchina Ridotta e all'ELEA 9003 conservato all'ISIS di Bibbiena.
2010-04-22 - Vecchi calcolatori per incuriosire e insegnare
Intervento a Didamatica; C. Imbrenda, D. Ceccarelli, G.A. Cignoni
L'informatica comincia ad avere un certa età ed è giusto che, fra le tante discipline che la compongono, si affermi anche la Storia dell'Informatica. L'intervento presenta HMR come progetto di archeologia sperimentale dell'informatica. HMR ha recuperato quasi completamente la documentazione originale e ha realizzato un simulatore fedele della MR. Dove la documentazione non è arrivata a noi è, stata integrata formulando ipotesi e verificandole sperimentalmente, I risultati di HMR, in termini di documentazione e di software si prestano a essere usati per eventi di diffusione della cultura scientifica, per raccontare e incuriosire, e a scopi didattici, per spiegare, dal diodo al software di sistema, tutto un calcolatore, vero e detentore di un importante primato.
2009-11-05 - Il "restauro" del software di sistema della Macchina Ridotta del 1956
Articolo al Congresso Nazionale AICA; C. Imbrenda, D. Ceccarelli, G.A. Cignoni
La documentazione del primo progetto della MR risale al 1956. A oggi, questa è l'unica fonte sufficientemente completa per tentare una ricostruzione della MR ed è stata usata per realizzare il simulatore della macchina hardware. Per recuperare il software di sistema della MR è stato invece necessario un "restauro" correttivo e integrativo: la documentazione che è stato possibile recuperare infatti riporta solamente una versione preliminare dei sottoprogrammi. L'articolo descrive la documentazione recuperata, illustra l'interfaccia utente della MR, presenta e discute i criteri adottati per il restauro del software di sistema.
2009-06-12 - Software e interfaccia utente di una calcolatrice pisana degli anni '50
Intervento a Pisa culla dell'Informatica; C. Imbrenda, D. Ceccarelli, G.A. Cignoni
O, come sottotitolo alternativo: quando per usare una calcolatrice si doveva indossare il camice. L'intervento propone una rapida descrizione di come si programmava e si usava la Macchina Ridotta e una sessione dal vivo sul simulatore, per caricare ed eseguire un semplice programma. Con il sottoprogramma di lettura si è completato il restauro del software di sistema della Macchina Ridotta v1.
2009-03-21 - HMR ha una sua pagina web
HMR comincia ad avere diverso materiale che vale la pena rendere pubblico in maniera organica. Oltre al materiale originale realizzato dal progetto (documenti, presentazioni e software) c'è l'archivio della documentazione storica ritrovata, digitalizzata e riordinata. Come tutto il progetto, le pagine web di HMR sono ospitate dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa. Sulla nuova URL hmr.di.unipi.it migra tutto il materiale che, dal 2006, era online in una cartella della HP di G.A. Cignoni. Il primo progetto grafico delle pagine è di Cordigitale.
2008-11-28 - Hackerando la Macchina Ridotta
Seminario al Dipartimento di Informatica; C. Imbrenda, D. Ceccarelli, G.A. Cignoni
Il seminario presenta gli ultimi progressi del progetto HMR ottenuti grazie anche al contributo di tre studenti del corso di Storia dell'Informatica. Il seminario è organizzato in quattro interventi e presenta risultati raggiunti, problemi incontrati e dettagli curiosi. Il seminario propone anche una prima versione del simulatore della MR.
2008-03-07 - Prima della CEP: la Macchina Ridotta, 50 anni fa a Pisa
Lezione al corso di Storia dell'Informatica 2007/08; G.A. Cignoni
Dopo due anni e passa di ricerche e studio della documentazione recuperata, HMR ha da raccontare qualcosa.
La lezione celebra il 50esimo del Manuale Utente della Macchina Ridotta, uno dei documenti ritrovati.
È datato marzo 1958, il mese successivo veniva completato il primo calcolo commissionato dall'esterno. La Macchina Ridotta, non un pezzo della CEP, ma un calcolatore assai diverso, era già in funzione dal luglio del 1957, ma il manuale è un simbolo concreto dell'uso della MR per servizi di calcolo e dell'esistenza di utenti esterni al progetto CEP.
La lezione segna la prima uscita pubblica di HMR. Il corso presterà a HMR anche valide braccia studentesche.
Un anno di scavi
Un altro anno passa a scavare negli archivi e a studiare i documenti per recuperare le fonti necessarie a ricostruire la MR. Gli "scavi" hanno luogo soprattutto alla Biblioteca dell'ISTI-CNR, grazie all'interessamento di Piero Mestrini e alla collaborazione di Rosaria Deluca e Silvia Giannini. Per ritrovare, riconoscere, interpretare, comprendere e riordinare la documentazione è stato preziosissimo il contributo di Luciano Azzarelli, uno dei tecnici che concretamente realizzò la MR. Oltre all'aiuto diretto, ci ha anche portato una quantità di testimonianze di prima persona. Sempre grazie a Piero Maestrini riusciamo a coinvolgere altri testimoni dei fatti, Alfio Andronico e, soprattutto, Elio Fabri uno dei quattro progettisti della MR. Il suo coinvolgimento nella re-interpretazione degli schemi della MR è stato inestimabile. Grazie al suo archivio personale si sono anche potute colmare diverse lacune della documentazione
febbraio - Nasce HMR
Risale a fine 2005 l'insana idea di trovare a un caso di studio interessante e sfizioso per le tecniche di modellazione e generazione di codice di simulatori di sistemi dinamici sviluppate nell'ambito di GeneSim. La Macchina Ridotta sembra un buon candidato. Ma la ricerca della documentazione della MR, in corso già da diversi mesi, si sta rivelando più difficile (e appassionante) del previsto. Inoltre, sta iniziando a emergere il sospetto che la MR non fosse solo il "nucleo centrale della CEP" descritto dalla poca letteratura esistente. In un giorno di febbraio 2006 la decisione: la MR merita un progetto tutto suo, i suoi segreti vanno hackerati.
Prima di HMR
Ma anche durante, quindi diciamo “prima” come “basi”. HMR, oltre che sulla Storia come imprescindibile eredità culturale e sulla curiosità ossessivo-compulsiva degli hacker, si fonda su solide basi informatiche. Modellazione e simulazione di sistemi sono all’origine dell’idea di ricostruire “in software” la prima CEP. Le tecniche usate sono state parte dei corsi di Simulazione fino al 2011/12 e sono state messe a punto grazie a tesi e tirocini alle Università di Pisa e di Firenze. In ordine di apparizione: S. Masoni, A. Bresciani, U. Vespier, A. Lulli, F. Bertuccelli, A. Salines, G. Mirri, C. Gervasi, S. Paci.