Alessandro Manzoni attribuiva al toscano un ruolo essenziale nell’unificazione linguistica, e quindi sociale e culturale, del paese. Per “risciacquare i panni in Arno” e arrivare a una definitiva revisionede “I promessi sposi” si fece aiutare da Emilia Luti, fiorentina, che frequentava casa Manzonicome tata della nipotina dello scrittore. Fra le correzioni di Emilia all’edizione del 1827 del romanzo si nota l’eliminazione delle inutili ‘d’ eufoniche.