Scalare il Futuro: Scenario Campo Base
Guida di Riferimento per il Master

v. 0.9

Contenuti

Campo Base

Ogni impresa da qualche parte deve cominciare.

E già stabilire una buona base di partenza non è facile. D’altra parte, altrimenti che senso avrebbe dire che chi ben comincia è a metà dell’opera?

Come ogni scalata che si rispetti, il primo scenario di SF ha l’obiettivo di stabilire il “campo base” dal quale partire per le successive tappe del progetto.

Il master accompagnerà i giocatori in un percorso complesso: acquisire nuove conoscenze e competenze, stabilire contatti con altri gruppi di ricerca, ottenere l’appoggio di personaggi influenti, vincere i dubbi e le resistenze che un’avventura in un settore di scienza e tecnologia ancora inesplorato inevitabilmente suscita. Infine, procurarsi i finanziamenti necessari e condurre i primi esperimenti in laboratorio.

Lo scenario può partire dal 1º gennaio 1950 e deve concludersi entro il 31 luglio 1956. A quel tempo erano ormai pubblici i risultati ottenuti in USA e UK ed è ragionevole che un gruppo di ricerca decidesse di entrare in questa nuova corsa scientifico tecnologica. È possibile ritardare l’inizio fino a metà 1954, quando cominciarono a muoversi le cose a Pisa nella realtà, azzerando così il vantaggio che avremmo rispetto ai ricercatori pisani. Lo scenario deve inoltre essere completato entro 4 anni dal suo inizio.

Lo scopo ultimo di questo scenario è concreto: costruire un addizionatore binario, primo componente funzionante e dimostrabile della prima calcolatrice elettronica italiana, il cui rapporto ufficiale venne stilato nel luglio del 1956. L’oggetto è di per sé modesto (HMR lo ha ricostruito in replica nel 2011), ma ha profondi significati: dimostra la raggiunta competenza sia negli aspetti logici matematici che in quelli elettronici, chiude la fase di studio dichiarando la fattibilità del progetto.

Tradotto in termini da GdR, Campo Base farà accumulare ai giocatori esperienza, li farà salire di livello e acquisire le abilità indispensabili per i successivi scenari.

Riusciranno i vostri giocatori a costruire il primo pezzo del primo calcolatore italiano?

Buon divertimento!
Giovanni & Maurizio

1. Missione all’estero

In prima fila nella sfida tecnologica della realizzazione di calcolatrici elettroniche a cifre ci sono gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Recarsi presso una Università o presso un laboratorio USA o UK può rivelarsi determinante per capire da dove partire, quante risorse umane ed economiche servono e per acquisire documenti e contatti.

1.1. Contesto e riferimenti storici

In USA:

In UK:

Un viaggio alla visita dei laboratori statunitensi fu effettivamente organizzato dall’Istituto per le Applicazioni del Calcolo di Roma. Soggiornarono negli USA dal 22 agosto al 13 ottobre 1950 visitando numerosi centri e laboratori di di ricerca.

In quegli anni negli Stati Uniti si tenevano a cadenza annuale due importanti congressi dove venivano mostrati gli ultimi risultati sia scientifici che commerciali nel settore dei calcolatori. Sulla costa orientale, alternatamente nelle città di Philadelphia, New York, Washington e Boston, si teneva negli ultimi mesi dell’anno la Eastern Joint Computer Conference, la cui prima edizione fu dal 10 al 12 dicembre del 1951 a Philadelphia. Sulla costa occidentale c’era invece la Western Joint Computer Conference, organizzata nei primi mesi dell’anno a Los Angeles o a San Francisco. La prima edizione avvenne dal 1° al 6 febbraio del 1953 a Los Angeles.

Nel Regno Unito ci fu un simposio internazionale dal 25 al 28 marzo del 1953 presso il National Physical Laboratory, dedicato alla computazione digitale. In precedenza ci furono altre due importanti manifestazioni con dimostrazioni pubbliche di due calcolatori inglesi: nel giugno 1949 l’EDSAC a Cambridge all’interno della conferenza “Progress in High-Speed Calculating Machine Design” e nel luglio 1951 la “Manchester University Computer Inaugural Conference” in cui venne mostrato il Ferranti Mark 1 consegnato da pochi mesi all’Università.

1.2. Prove della sfida

1.2.1. Attivare contatti e relazioni internazionali – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: SAG, CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: variabile a seconda del metodo di contatto
Giorni lavorativi: 10 (telegramma) / 60 (lettera)
Oggetti restituiti: lettera d’invito
Abilità restituita: conoscenze internazionali
Esperienza individuale: 16

Prima di partire per un lungo viaggio serve attivare contatti e decidere quali sono i più promettenti. La prova consiste nel contattare un centro di ricerca USA o UK ottenendo la possibilità di incontrare docenti, tecnici e ricercatori.

1.2.2. Agenzia di viaggio (PR) – (Obbligatoria, Ripetibile)

Occorre organizzare il viaggio negli USA o in UK.

1.2.3. Acquisire documenti ufficiali – (Obbligatoria)

Caratteristica: INT
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: poliglotta
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: progetto internazionale
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Siamo arrivati a destinazione, presso il laboratorio scelto. La prova consiste nel convincere gli interlocutori internazionali a fornire documenti e progetti già sviluppati o in corso. Si potrebbe anche chiedere di farci avere qualche numero del “Digital Computer Newsletter”, bollettino redatto dall’aprile 1949 dall’ufficio per le ricerche della marina americana.

1.2.4. Acquisire conoscenze “informali” – (Opzionale)

Caratteristica: INT, COS
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: rapporto internazionale riservato
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Questa prova consiste nell’intercettare informazioni e documenti non formali, anche coperti dal segreto industriale.

1.2.5. Imbucarsi a convegni e congressi – (Opzionale)

Caratteristica: INT
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 5
Oggetti restituiti: contatti di ricercatori e studiosi del settore
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Questa prova consiste nel riuscire a farsi invitare e a partecipare a convegni, congressi, workshop nei quali siano affrontati temi utili al nostro progetto. Si possono ottenere molti contatti di personalità coinvolte in progetti d’avanguardia.

1.2.6. Lavorare nel centro di ricerca – (Opzionale)

Caratteristica: DES, INT
Oggetti richiesti: cassetta degli attrezzi
Abilità richiesta: strizzabulloni
Costo: vedi tabella
Giorni lavorativi: 20
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: mago del saldatore
Esperienza individuale: 16

Si può decidere di lavorare per un breve periodo presso uno dei centri di ricerca contattati, così da imparare nuove tecniche e osservare come funzionano i loro calcolatori. Tutto ciò ci darà una base di partenza per il progetto.

2. Studiare, studiare, studiare

Prima della realizzazione, prima della progettazione e prima ancora di capire se una cosa è fattibile, occorre procurarsi articoli, rapporti tecnici e documenti e studiare la materia.

2.1. Contesto e riferimenti storici

Riviste scientifiche e rapporti tecnici circolavano nelle università e nei centri di ricerca più avanzati, ma non era proprio facile trovarli e farseli recapitare, oppure era costoso.

All’epoca una rivista molto utile era “Proceedings of the IRE” (oggi IEEE, la famosa “aitraipolì” che tuttora pubblica molte fra le più prestigiose riviste scientifiche sull’informatica e dintorni. Ai tempi era fra le fonti più autorevoli per le ultime novità della ricerca statunitense sull’elettronica, con uno sguardo sempre più ampio e attento alle sue applicazioni digitali.

Una delle prime riviste americane specializzate nel settore informatico fu la “Roster of Organizations in the Computing Machinery Field”, che iniziò nel settembre del 1951 a pubblicare un elenco aggiornato delle organizzazioni statunitensi e internazionali che lavoravano su calcolatori o producevano dei loro componenti. Si trasformò gradualmente in una rivista completa, adottando nei primi mesi del 1953 il nome “Computers and Automation”.

In Italia tra le prime riviste che pubblicarono articoli di informatica ci furono il “Nuovo Cimento”, a cura della Società italiana di fisica, e “La ricerca scientifica”, pubblicata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Il lavoro di ricerca e sintesi dello stato dell’arte per il progetto CEP venne svolto da Alfonso Caracciolo, la cui relazione venne discussa nelle prime riunioni del gennaio 1955.

2.2. Prove della sfida

2.2.1. Abbonarsi conviene (PR) – (Obbligatoria, Ripetibile)

Occorre abbonarsi a una rivista scientifica e acquistarne diversi numeri passati.

2.2.2. Consigli per la lettura – (Opzionale, Ripetibile)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: conoscenze internazionali
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: rapporto Von Neumann
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 8

Conviene partire dalle basi del “Rapporto Von Neumann”, trovando qualche collega estero che sia in grado di introdurre tutto il gruppo a questa nuova area di ricerca, quindi è ancora una questione di Carisma. Se fallisce è possibile ripeterla.

2.2.3. Macchine che pensano – (Opzionale, Ripetibile)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: 2.000
Giorni lavorativi: 15
Oggetti restituiti: documento di De Finetti
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Nell’ambiente circola un documento molto importante, scritto da Bruno De Finetti nel 1952, intitolato “Macchine «che pensano» (e che fanno pensare)”. Procurarselo è molto importante perché contiene dati e riflessioni significative. Serve una prova di Carisma, facilitata dall’eventuale descrizione delle modalità di acquisizione.

2.2.4. Elettronica, in teoria – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: COS, INT
Oggetti richiesti: rivista scientifica / rapporto Von Neumann / documento di De Finetti
Abilità richiesta: nessuna
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 60
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: corto circuito
Esperienza individuale: 32

Una volta ottenute, le fonti di informazione e conoscenza vanno studiate. In questa prova si deve leggere e capire uno o più dei testi acquisiti. È una prova di Costituzione: per stare ore e ore chini sui libri ci vuole fisico e determinazione e richiede fino a 60 gl. Prove di Intelligenza, dimostrando competenze già acquisite (eh sì, il master può anche interrogare) e velocità di apprendimento, possono ridurre fino a metà il tempo necessario a impadronirsi della materia.

2.2.5. Dagli appunti alla carta – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: SAG, INT, COS
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 40
Oggetti restituiti: relazione sullo stato dell’arte
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

È il momento di sintetizzare tutto il materiale raccolto in una relazione spendibile su più fronti. Quali macchine sono state già realizzate nel mondo, con quali caratteristiche e con quali costi? Il progetto pisano è fattibile, considerate tutte queste informazioni?

2.2.6. Primi esperimenti – (Opzionale, Ripetibile)

Caratteristica: COS, DES
Oggetti richiesti: saldatore
Abilità richiesta: nessuna
Costo: vedi tabella
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: mago del saldatore
Esperienza individuale: 16

Passando dalla teoria alla pratica si può verificare se si sono realmente comprese le informazioni studiate. La sperimentazione può avvenire in un laboratorio dell’Università oppure nel proprio garage. Questi test faranno guadagnare una migliore manualità con i componenti elettronici.

3. Un appoggio eccellente

Non si affronta un progetto che richiede di convincere politici e mondo accademico senza il sostegno di una “autorità”. A un congresso estivo di fisica sappiamo che parteciperà un premio Nobel italiano, da tempo trasferitosi in USA. Conquistare il suo appoggio sarebbe un colpaccio. Questa sfida potrà essere tentata, ovviamente, solo durante la stagione estiva, ma fino all’estate del 1954.

3.1. Contesto e riferimenti storici

Enrico Fermi fu consultato proprio in occasione della sua partecipazione alla Scuola di Varenna, appuntamento estivo in cui la comunità dei fisici italiani si ritrova per condividere idee e progetti di ricerca. Oltre ad avere un suo parere, Marcello Conversi, direttore dell’Istituto di Fisica di Pisa, e Bernardini, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, convinsero Fermi a scrivere una lettera al Rettore dell’Ateneo pisano in sostegno del progetto. Quella lettera, impugnata come testamento dell’illustre fisico nel frattempo scomparso, fu decisiva per le sorti del progetto.

3.2. Prove della sfida

3.2.1. Compagni di viaggio – (Opzionale, Prestigio)

Caratteristica: SAG, CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: persuasore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: contatto della persona oggetto della prova
Abilità restituita: alleato di Amaldi / complice di Salvini / confidente di Bernardini
Esperienza individuale: 16

Al congresso si riunisce tutta la comunità dei fisici italiani. Presentarsi con un alleato importante può essere determinante. Serve Saggezza per decidere chi convincere per primo ad accompagnarci e aiutarci nell’opera. Si chiede di argomentare chi potrebbe essere questo alleato (ad esempio Edoardo Amaldi, Gilberto Bernardini o Giorgio Salvini) con una prova di Saggezza. Logicamente più il vantaggio che la persona fornisce è elevato, più sarà difficile da coinvolgere. Il contatto della persona potrà essere utile anche in seguito.

3.2.2. Agenzia di viaggio (PR) – (Obbligatoria, Ripetibile)

Occorre organizzare il viaggio nella città in cui si terrà il congresso.

3.2.3. Agganciare Fermi – (Obbligatoria, Ripetibile, Prestigio)

Caratteristica: DES / COS
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: gran sagace / maratoneta
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 5
Oggetti restituiti: contatto di Fermi
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Bisogna riuscire a rubare un po’ di tempo a Fermi per potergli illustrare l’idea, combattendo con tutti quelli che vogliono parlare con lui (sono tanti, vista l’eminente personalità). Serve una prova di Destrezza, che richiede 5 gl (la durata del congresso). In alternativa serve una prova di Costituzione per accompagnare Fermi in una delle sue lunghe passeggiate in montagna. Serve l’abilità Maratoneta per facilitare il risultato.

3.2.4. La lettera di Fermi – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: CAR, INT
Oggetti richiesti: contatto di Fermi
Abilità richiesta: persuasore
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 5
Oggetti restituiti: lettera di Fermi
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

La prova consiste nel convincere Enrico Fermi a scrivere una lettera al Rettore dell’Università di Pisa, con la quale sia esplicitato il suo sostegno al progetto della calcolatrice elettronica. È una prova di Carisma e Intelligenza, nelle quali il supporto di un alleato può rivelarsi decisivo. La prova conclude la sfida e restituisce l’oggetto “Lettera di Fermi”, utile per le sfide successive.

4. Amicizie romane

Anche nella capitale ci sono diverse istituzioni che potrebbero dare un contributo consistente, se solo si convincessero della bontà del progetto pisano.

4.1. Contesto e riferimenti storici

Al CNR di Roma esisteva l’Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo (INAC). Da prima della guerra era il centro di ricerca italiano più avanzato per quanto riguardava i procedimenti di calcolo eseguiti da calcolatori umani. L’INAC forniva servizi di calcolo a istituzioni e industrie.

Il fondatore e direttore dell’INAC era Mauro Picone. Ottenere il suo sostegno può rivelarsi decisivo. Oltre alle conoscenze tecniche e scientifiche e ai contatti era anche un buon tramite per ottenere appoggi politici e finanziamenti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

4.2. Prove della sfida

4.2.1. Agenzia di viaggio (PR) – (Obbligatoria, Ripetibile)

Occorre organizzare il viaggio a Roma.

4.2.2. Amico di Picone – (Opzionale)

Caratteristica: COS
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 5
Oggetti restituiti: contatto di Picone
Abilità restituita: amico di Picone
Esperienza individuale: 16

Picone è un uomo piuttosto rigido e non è facile convincerlo che il progetto pisano risponde alle domande che lui stesso si sta facendo da anni. Questa prova è necessaria per stabilire un contatto con lui, sempre occupato in viaggi e progetti.

4.2.3. Farsi alleato Picone – (Obbligatoria, Ripetibile, Prestigio)

Caratteristica: CAR, INT
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 5
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: mi manda Picone
Esperienza individuale: 32

La prova consiste nel convincere Mauro Picone a sostenere il progetto pisano con un atto formale di INAC. È una prova di Carisma e Intelligenza. Usare “Amico di Picone” aiuta. Se si riesce a ottenere il suo appoggio, prima o poi si dovrà ricompensarlo attraverso la prova “Picone pretende”.

4.2.4. Ministri e ministeri – (Alternativa, Obbligatoria)

Caratteristica: SAG, CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: fiuto politico
Costo: vedi costi di soggiorno
Giorni lavorativi: 2
Oggetti restituiti: 100.000/500.000 lire, contatto del Ministro
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

Convincere il Ministero a sostenere il progetto pisano non garantisce solo fondi economici, ma anche la possibilità di spendere in altre occasioni una relazione politica eccellente. Si tratta di una prova di Saggezza (per decidere con chi parlare) e Carisma che richiede 2 gl. Restituisce fondi da 100.000 a 500.000 lire a seconda della qualità dell’interlocuzione. Potrebbe essere necessaria una prova ricorrente “Appuntamento con…” per ottenere la disponibilità a parlare con il Ministro.

4.2.5. Fondi aggiuntivi (PR) – (Alternativa, Obbligatoria)

In alternativa è possibile provare a convincere anche un’ente come il CNR, l’INFN o il CNRN a finanziare il progetto pisano.

5. Conquistare il territorio

Estendere il consenso locale sul progetto non è indispensabile, ma può rivelarsi molto utile per ottenere finanziamenti. Gli enti, Comune e Provincia, i consorzi per lo sviluppo del territorio, l’Università stessa sono tutti soggetti che devono essere conquistati: convinti dell’utilità del progetto e della necessità di sostenerlo economicamente.

5.1. Contesto e riferimenti storici

Gli Enti Locali della costa toscana, con in prima fila i comuni e le province di Pisa, Livorno e Lucca, organizzati nel Consorzio Interprovinciale Universitario, avevano stanziato 150 milioni di lire per un progetto che potesse portare lustro all’Università di Pisa e attirare investimenti industriali nel territorio.

Il CIU aveva inizialmente destinato il finanziamento alla costruzione dell’elettrosincrotrone progettato dai fisici pisani. Un grande acceleratore di particelle da usare nella ricerca nucleare era all’epoca – anche nella percezione dell’opinione pubblica – un favoloso balzo nel futuro. Fu però costruito a Frascati: Roma pur di avere il sincrotrone sul suo territorio offrì un finanziamento molto più consistente.

Del finanziamento del CIU 122 milioni furono investiti nel progetto della calcolatrice elettronica. Ma non fu banale conquistarlo. Il sindaco di Pisa Renato Pagni e il presidente della Provincia Antonino Maccarrone dovettero essere convinti che anche un calcolatore sarebbe stato un progetto ugualmente promettente e di grande visibilità.

Come tutti i progetti avveniristici, anche il progetto CEP abbe i suoi oppositori. In ambito accademico, i dubbi più rilevanti vennero dalla Facoltà di Ingegneria, interessata a dirottare il finanziamento verso altri progetti.

5.2. Prove della sfida

5.2.1. Appuntamento con… (PR) – (Alternativa, Obbligatoria, Ripetibile)

Per poter parlare separatamente con il sindaco Pagni e con il presidente Maccarrone, occorre fissare un appuntamento con loro.

5.2.2. Agende complicate (PR) – (Alternativa, Obbligatoria, Ripetibile)

In alternativa è possibile provare con “Agende complicate” per incontrarli insieme in una riunione.

5.2.3. L’appoggio delle istituzioni locali – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: lettera di Fermi
Abilità richiesta: fiuto politico
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 5
Oggetti restituiti: delibera della Giunta
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Il sindaco è un insegnante di fisica, conosce l’argomento, ma l’elettrosincrotrone secondo lui era un progetto migliore. Maccarrone è un politico di grande personalità. Serve una prova di Carisma per convincerli a sostenere il progetto della calcolatrice elettronica.

5.2.4. A colloquio con la concorrenza – (Opzionale)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: persuasore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: contatto di Tiberio
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Ottenere di poter parlare con il professor Ugo Tiberio, padre dei radar italiani, e molto dubbioso sul progetto della calcolatrice elettronica, può essere importante ai fini del convincimento del preside di Ingegneria.

5.2.5. Intervento sul Consiglio di Facoltà di Ingegneria – (Opzionale)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: appoggio di Avanzi
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Enrico Avanzi è il Rettore dell’università di Pisa e deve tenere in equilibrio il governo dell’Ateneo, possibilmente senza inimicarsi nessuna Facoltà. Va convinto a intervenire sulla Facoltà di Ingegneria.

5.2.6. Convincere il preside di Ingegneria – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: SAG, CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: contatto di Pistolesi
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

Il primo scoglio da superare è quello di farsi ricevere dal preside di Ingegneria Enrico Pistolesi (con una prova “Appuntamento con…”). Il suo scetticismo è noto e occorre fornire un buon motivo anche solo per non vedersi respingere la richiesta di appuntamento. Una volta ottenuta la possibilità di parlare con il Preside, occorre trovare le migliori argomentazioni per convincerlo che il progetto della calcolatrice elettronica potrà essere utile anche alla sua Facoltà.

5.2.7. Agende complicate (PR) – (Obbligatoria, Ripetibile)

La prova consiste nel convocare il Consorzio Interprovinciale Universitario, un organismo che include comuni, province e università.

5.2.8. Intervenire al CIU in modo convincente – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: DES, CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: oratore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 2
Oggetti restituiti: fino a 150 milioni di lire
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

La riunione è molto partecipata: sindaci, presidenti, rettore, prorettori e diversi professori. Tutti vogliono parlare, ma il tempo è poco. Serve una prova di Destrezza per “divincolarsi” e ottenere la parola. Una volta ottenuta la parola, occorre essere convincenti: in pochi minuti bisogna catturare l’attenzione, spiegare il senso del progetto, annunciare i sostegni ottenuti. Il risultato è l’ottenimento di un finanziamento fino a 150 milioni di lire (l’entità del finanziamento dipende dalla qualità della prova e può essere suddivisa in più anni).

5.2.9. Un Centro proprio e indipendente – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: SAG, CAR, INT
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: 2.000 al mese per il funzionamento del Centro
Giorni lavorativi: 60
Oggetti restituiti: atto costitutivo del CSCE
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 64

Per affrontare una sfida ambiziosa è necessario costituire un organismo nuovo, che gestisca tutte le fasi del processo: dallo studio di fattibilità al progetto, dalla gestione dei fondi a quella del personale e delle sedi. Un organismo che dipenda dall’Ateneo ma che possa avere sufficiente libertà di azione per non essere rallentato e condizionato dai dubbi e dalle resistenze. L’obiettivo della sfida è la costituzione del Centro Studi sulle Calcolatrici Elettroniche (CSCE). La prova di Saggezza è necessaria per mettere tutti gli attori dentro un contenitore efficiente: sbagliare l’impostazione può rallentare tutto! Una volta stabilite le modalità organizzative, servirà una prova di Carisma per ottenere il consenso dell’Ateneo. Infine, una prova di Intelligenza è utile per ottenere spazi adeguati e personale qualificato.

6. Alleanze con l’industria

Università, Enti Locali e istituzioni scientifiche nazionali possono non bastare per portare avanti un progetto così grande e complesso. Avere a fianco un soggetto industriale che possa mettere a disposizione fondi, intelligenze, componenti e relazioni internazionali può rivelarsi determinante per il successo del progetto.

6.1. Contesto e riferimenti storici

La società Olivetti di Ivrea era l’attore italiano più importante del settore del calcolo meccanico. Partecipò alla missione dell’INAC negli Stati Uniti, dove aprì un Osservatorio scientifico. Dino, fratello del presidente dell’azienda Adriano Olivetti, reclutò dagli Stati Uniti esperti come l’ingegnere italocinese Mario Tchou, ricercatore all’Università Columbia.

Nei primi anni ’50 l’Olivetti si propose più volte come partner industriale nei tentativi dell’INAC di avviare un progetto italiano per la costruzione di un calcolatore elettronico. Nel 1955 l’Olivetti mostrò interesse per il progetto iniziato a Pisa dal CSCE, decidendo di dare Mario Tchou “in prestito” all’Università come consulente. La collaborazione fu ufficializzata dopo complesse trattative nel maggio del 1956.

L’Olivetti si impegnava a fornire al CSCE personale e finanziamenti. In quel momento tre degli esponenti principali del gruppo provenivano dall’Istituto di Fisica di Roma: Alfonso Caracciolo, Elio Fabri e Sergio Sibani, che erano stati coinvolti nel progetto da Marcello Conversi sul finire del 1954. Un altro membro importante del gruppo era Giuseppe Cecchini, un ingegnere dell’Olivetti. Dopo la firma della convenzione, Sergio Sibani divenne un dipendente dell’Olivetti distaccato presso il CSCE.

Mario Tchou, invece, sebbene fosse rimasto a Pisa, si era allontanato dal progetto già sul finire del 1955: l’Olivetti, con l’appoggio particolare di Roberto Olivetti, aveva deciso di istituire nel quartiere pisano di Barbaricina il Laboratorio Ricerche Elettroniche (LRE), e Tchou era impegnato a dirigerlo. Il laboratorio aveva il compito di riutilizzare immediatamente le competenze guadagnate collaborando al progetto CEP per lo sviluppo di calcolatori commerciali. L’LRE completò nel ’58 la “Macchina Zero”, primo prototipo del calcolatore ELEA 9003, il cui primo esemplare fu venduto e installato nell’agosto 1960 nella fabbrica tessile Marzotto di Valdagno (VI).

6.2. Prove della sfida

6.2.1. Contatti con l’industria – (Opzionale)

Caratteristica: SAG
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: nessuna
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 15
Oggetti restituiti: contatto di Olivetti
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Adriano Olivetti è il “capo” dell’azienda di Ivrea: riuscire a parlarci è il primo necessario passo da compiere. Ma quali mezzi utilizzare, quali canali attivare?

6.2.2. Competenze in prestito – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: contatto di Olivetti
Abilità richiesta: nessuna
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: prestito di Tchou
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

L’obiettivo della prova è convincere la Olivetti a distaccare Mario Tchou a Pisa per collaborare al progetto.

6.2.3. La convenzione tra Università e Olivetti – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: CAR, INT
Oggetti richiesti: contatto di Olivetti
Abilità richiesta: oratore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 40
Oggetti restituiti: convenzione con Olivetti, telescriventi, lettori di nastro
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

Finanziamenti, personale, componentistica, relazioni con aziende di livello internazionale come la IBM e la Bull, contatti con laboratori e università USA: tanto vale l’ottenimento del sostegno di Adriano Olivetti. Servono due prove, una di Carisma e una di Intelligenza.

6.2.4. Spacciare il piano per un progetto – (Opzionale)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: prestito di Tchou
Abilità richiesta: oratore esperto
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: fino a 10 milioni di lire all’anno per 6 anni
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Il problema non è convincere Olivetti a collaborare con l’Università, ma cercare di ottenere una convenzione il più conveniente possibile, specialmente sul fronte dei finanziamenti che un’azienda florida e coraggiosa può garantire. Avere un vero e proprio progetto garantirebbe nella trattativa una posizione di forza, ma, al momento, esiste solo un piano di massima, una specie di studio di fattibilità. Come si fa a spacciare un piano per un progetto? È l’obiettivo di questa prova di Carisma, per la quale servono 10 gl. Si possono ottenere fino a 10 milioni di lire all’anno per sei anni, ma l’entità del finanziamento dipende dalla qualità della prova.

7. Per quale via scalare?

Ogni sfida tecnologica ha dei bivi lungo la strada. Qual è la via meno impervia? E quella meno costosa? E quella più breve?

Il bivio di fronte a chi si cimentava nella costruzione dei primi calcolatori a un certo punto fu tra valvole e transistoni (come li chiamavano inizialmente in Italia).

7.1. Contesto e riferimenti storici

Le valvole erano una soluzione diffusa, provata, sicura e meno costosa. Erano però ingombranti, con alti consumi di corrente e problemi di calore da dissipare.

I transistor, erano nuovi, molto più piccoli, lavoravano con tensioni basse abbattendo consumi e calore. Le dimensioni ridotte facevano risparmiare spazio e i collegamenti più brevi significavano guadagnare in velocità di elaborazione.

I transistor esistevano dal 1948. Nel 1955 il loro uso nella costruzione di calcolatori in alternativa alle valvole era ampiamente noto e dimostrato, sia da prodotti di ricerca avanzata come il TRADIC dei Bell Labs, acceso per la prima volta il 1° maggio 1954, sia da versioni sperimentali di modelli commerciali come l’IBM 604, di cui venne fatta una prima dimostrazione pubblica il 7 ottobre 1954. Entrambe le macchine furono poi presentate alla Eastern Joint Computer Conference del dicembre del 1954. Il progetto dell’IBM 604 a transistor venne anche descritto dettagliatamente nell’articolo “An Experimental Transistorized Calculator” pubblicato su “Proceedings of the IRE” il 27 giugno 1955.

In generale, le esperienze e le competenze erano comunque meno diffuse di quelle sulle care vecchie valvole e, soprattutto, i transistor erano ancora costosi e poco disponibili sul mercato. Dal 1957 divennero reperibili più facilmente e gradualmente se ne ridusse il costo, fino a rendere obsoleta la soluzione a valvole.

7.2. Prove della sfida

7.2.1. Analisi costi/benefici – (Opzionale, Ripetibile)

Caratteristica: INT, COS
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: topo di biblioteca
Costo: 1000
Giorni lavorativi: 25
Oggetti restituiti: studio su valvole e transistoni
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Studiare documenti e consultare esperti internazionali: questo l’obiettivo della prova, per incrementare conoscenza e consapevolezza dei mezzi disponibili.

7.2.2. Acquisti e pratiche (PR) – (Obbligatoria, Ripetibile)

Per comprare i componenti che si è deciso di utilizzare, non si può rivolgersi al negozio sotto casa… Servono relazioni industriali di carattere internazionale, specialmente per ottenere dei transistoni. Avere contatti con personalità dei Bell Labs e dell’IBM può essere di grande aiuto in questa ricerca.

7.2.3. Capisci come funzionano e usa le valvole – (Opzionale, Ripetibile)

Caratteristica: DES, INT
Oggetti richiesti: valvole, saldatore, oscilloscopio
Abilità richiesta: mago del saldatore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 40
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: svalvolato
Esperienza individuale: 32

Una volta comprate le valvole, bisogna sapere come funzionano, come montarle e come utilizzarle.

7.2.4. Capisci come funzionano e usa i transistoni – (Opzionale, Ripetibile)

Caratteristica: DES, INT
Oggetti richiesti: transitoni, saldatore, oscilloscopio
Abilità richiesta: mago del saldatore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 40
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: transistonizzato
Esperienza individuale: 32

Una volta comprati i transistoni, bisogna sapere come funzionano, come montarli e come utilizzarli.

8. Imparare e insegnare

Professori e ricercatori hanno acquisito conoscenze inedite per l’Italia. Lo scopo di una Università è di formare giovani alla nuova disciplina – che ancora non ha un nome!

Fra le mille attività da fare per mandare avanti il progetto dovete anche riuscire a trovare il tempo di offrire a colleghi e studenti seminari e corsi.

8.1. Contesto e riferimenti storici

L’Ateneo pisano decide di avviare, presso l’Istituto di Fisica, i primi corsi sulle calcolatrici elettroniche già a febbraio 1955.

Negli anni successivi la didattica fu un attività costante e furono invitati docenti esterni, come per esempio Corrado Böhm dall’INAC di Roma, che oltre a insegnare portarono competenze e idee al progetto per la costruzione delle CEP.

8.2. Prove della sfida

8.2.1. Preparare le lezioni – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: INT
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: topo di biblioteca
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 30
Oggetti restituiti: materiale didattico
Abilità restituita: didattica e dintorni
Esperienza individuale: 16

Di materiale in questi anni di studio e progettazione, ne è stato accumulato molto… Va riassunto e reso comprensibile ai nuovi studenti, che hanno sì una preparazione di base in fisica, matematica e in elettrotecnica, ma di calcolatrici elettroniche non sanno assolutamente niente.

8.2.2. Organizzare il corso – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: SAG, COS
Oggetti richiesti: materiale didattico
Abilità richiesta: coordinatore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 30
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Il preside di Ingegneria non è molto disponibile a cedere i già scarsi spazi della Facoltà per queste prime lezioni. Del resto, lui avrebbe voluto investire i fondi degli Enti Locali proprio per aule e laboratori! Occorre trovare una sede idonea per queste prime lezioni, reclutare i primi studenti, preparare ogni dettaglio.

8.2.3. Non far scappare gli studenti – (Opzionale, Prestigio)

Caratteristica: CAR, SAG
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: oratore esperto, didattica e dintorni
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 20
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: professore ambito
Esperienza individuale: 32

Ed ecco la prima lezione. Davanti a voi avete (esagerando un po’) i primi studenti di informatica italiani… Quale discorso introduttivo siete capaci di fare per evitare che si alzino e si iscrivano ad altri corsi? Gli studenti, futuri tesisti, sono risorse importanti (e gratuite) per il progetto.

8.2.4. Riporti furbi – (Opzionale)

Caratteristica: INT
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: logica mente
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 20
Oggetti restituiti: progetto circuito IBM
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

L’addizionatore si può fare mettendo in serie due semi-addizionatori: il primo somma le due cifre binarie, il secondo aggiunge al risultato l’eventuale riporto proveniente dalla colonna precedente. È la soluzione che si trova su tutti i testi. Ma all’IBM hanno inventato un circuito più furbo che si traduce in meno livelli di elettronica, molto più veloce… Studiamolo!

8.2.5. Portarsi avanti è logico – (Opzionale)

Caratteristica: INT
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: corto circuito
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 25
Oggetti restituiti: progetto circuito logico
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

Visti i nostri studi recenti, sarebbe una buona idea realizzare già da ora il progetto del circuito logico alla base dell’addizionatore. Bisogna decidere il numero di cifre binarie dell’addizionatore, che dovrà essere almeno a 4 bit. Con più bit sarà in grado di fare dimostrazioni più significative, ma costerà di più costruirlo. Se si conosce la soluzione IBM di “Riporti furbi”, avremo una riduzione del costo e una macchina più performante.

9. Pianificare la scalata

Siamo quasi alla fine di Campo Base, il primo scenario di questa sfida al futuro. Sedi, personale, fondi e competenze dovrebbero essere tutti ormai acquisiti. Di fronte a noi abbiamo uno o due anni di lavoro per arrivare a costruire il primo calcolatore a cifre italiano.

La continuazione del progetto va fatta approvare a fronte di un consuntivo convincente delle attività svolte e di un piano dettagliato dei lavori dei prossimi anni.

9.1. Contesto e riferimenti storici

Il progetto CEP fu in realtà caratterizzato da uno scostamento fra i piani ufficiali e le attività svolte. Il piano dei lavori depositato e approvato parlava di una calcolatrice da realizzare in quattro anni, in parte per soddisfare le aspettative dei finanziatori che volevano la promessa di una macchina importante e “definitiva”.

In realtà, i primi due anni furono usati per costruire un primo calcolatore completo e funzionante, banco di prova sul quale verificare tutte le competenze acquisite. La prima CEP fu completata nel 1957 e utilizzata fino alla fine del 1958 anche per servizi di calcolo realizzati per soggetti esterni all’Università di Pisa.

Gli altri due anni furono utilizzati per realizzare una seconda CEP, più complessa come insieme di istruzioni, dotata di maggior memoria e di un più ampio insieme di periferiche. L’idea di un calcolatore “definitivo” non aveva (ne ha) senso: ma coni finanziatori è meglio non discutere troppo. La seconda CEP, con un po’ di ritardo, fu completata nel 1961 e rimase in uso fino alla fine degli anni ’60.

9.2. Prove della sfida

9.2.1. Redigere il cronoprogramma e farlo approvare – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: INT, COS, CAR
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: scribacchino, oratore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 30
Oggetti restituiti: cronoprogramma CEP I
Abilità restituita: genio nel tratteggiare tappe
Esperienza individuale: 32

Redigere un cronoprogramma non è affatto semplice. Serve calibrare tempi, costi e responsabilità, stimando ogni aspetto nel miglior modo possibile. Servono prima due prove, una di Intelligenza e una di Costituzione (ci sarà da faticare per far tornare tutto!). Poi, un’ultima prova di Carisma per farlo approvare dal CSCE.

9.2.2. La prima versione del progetto – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: INT, COS
Oggetti richiesti: cronoprogramma CEP I
Abilità richiesta: scribacchino
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 60
Oggetti restituiti: bozza progetto CEP I
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

A un nucleo ristretto viene dato il compito di scrivere il progetto dettagliato della macchina.

9.2.3. Mai dire finito – (Opzionale, Ripetibile)

Caratteristica: SAG, CAR
Oggetti richiesti: bozza progetto CEP I
Abilità richiesta: conoscenze internazionali
Costo: variabile a seconda del metodo di contatto
Giorni lavorativi: 30
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Una revisione è sempre utile, anche se non ci sono errori (e in genere ci sono), qualche miglioramento si trova sempre. Collaboratori esterni, magari che hanno lavorato all’estero su progetti analoghi, possono dare validi suggerimenti.

9.2.4. L’approvazione del progetto della CEP I – (Obbligatoria)

Caratteristica: CAR
Oggetti richiesti: bozza progetto CEP I
Abilità richiesta: oratore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 30
Oggetti restituiti: progetto CEP I
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 64

Il progetto è pronto. Adesso va fatto approvare sia dalla componente tecnica sia da quella amministrativa del CSCE. Una decisione formale è indispensabile per condividere la responsabilità dei risultati, inclusi i problemi e gli intoppi che sicuramente si verificheranno!

10. L’addizionatore binario!

Tutti vogliono vedere qualcosa di funzionante. L’Ateneo e anche le amministrazioni locali vorrebbero qualcosa di concreto, per capire a che punto è il progetto della CEP.

Ma soprattutto voi avete bisogno di conferme e soddisfazioni. L’idea è quella di realizzare un addizionatore binario. È comunque un pezzo della prima CEP e da qualche parte si dovrà pur iniziare a costruire la macchina.

10.1. Contesto e riferimenti storici

Nei primi mesi del 1956 furono costruiti e provati i primi componenti. Furono realizzati i circuiti flip/flop per i registri di macchina e i circuiti di pilotaggio della memoria a nuclei di ferrite. L’addizionatore a 6 cifre binarie fu però il risultato più importante: per la relativa complessità, per l’adozione di una soluzione nuova (made in IBM), per la dimostrabilità dell’oggetto.

10.2. Prove della sfida

10.2.1. Progetto esecutivo dell’addizionatore – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: INT, COS
Oggetti richiesti: nessuno
Abilità richiesta: corto circuito
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 30
Oggetti restituiti: progetto addizionatore
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

Occorre realizzare la progettazione logica dell’addizionatore e la sua concretizzazione elettronica. Se la progettazione logica è stata già realizzata nella prova “Portarsi avanti è logico”, si impiegheranno meno giorni. Altrimenti bisogna decidere ora il numero di cifre binarie dell’addizionatore, che dovrà essere almeno a 4 bit. Con più bit sarà in grado di fare dimostrazioni più significative, ma costerà di più costruirlo. Se si conosce la soluzione IBM di “Riporti furbi”, avremo una riduzione del costo e una macchina più performante. Un’altra importante decisione riguarda l’uso di valvole o transistor. I secondi occupano meno spazio e riducono i consumi, ma sono più difficili da procurare.

10.2.2. La lista della spesa – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: SAG
Oggetti richiesti: progetto addizionatore
Abilità richiesta: coordinatore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 20
Oggetti restituiti: lista della spesa
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 16

Con il progetto in mano, si possono acquistare i componenti che mancano. Se abbiamo utilizzato nel progetto la soluzione dei riporti adottata all’IBM, serviranno 24 diodi e 6 valvole per ogni bit dell’addizionatore. In caso contrario, serviranno 20 diodi e 8 valvole per bit. Se invece delle valvole abbiamo scelto di usare i transistor, ce ne serviranno di numero doppio (quindi 12 transistor con i “riporti furbi” e 16 senza).

10.2.3. Acquisti e pratiche (PR) – (Obbligatoria, Ripetibile)

Per facilitare l’acquisto, all’interno della prova ricorrente, potrebbe essere necessario intervenire sulla dogana di Livorno. Infatti, alcuni componenti sono bloccati al porto perché l’ufficio della dogana impone l’applicazione di particolari dazi.

10.2.4. Dar corrente alla logica – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: INT, DES
Oggetti richiesti: progetto addizionatore, saldatore, diodi,
stock componenti meccanici, stock componenti elettronici
Abilità richiesta: mago del saldatore
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 30
Oggetti restituiti: circuito logico
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

Mano al saldatore, è il momento di realizzare in elettronica il circuito logico! Attenzione a quello che fate perché rischiate di mandare tutto a monte per un difetto di saldatura o per un componente non funzionante. Incrociamo le dita e proviamo a far funzionare questo circuito logico! Ovviamente, se non avete il saldatore o i componenti elettronici necessari, potete sempre acquistarli con una prova ricorrente “Acquisti e pratiche”.

10.2.5. Realizzare il telaietto – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: DES, INT
Oggetti richiesti: progetto addizionatore, circuito logico, cassetta degli attrezzi
Abilità richiesta: strizzabulloni
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 40
Oggetti restituiti: telaio
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 32

Il circuito di base è fatto, ma come tenere insieme tutti i circuiti? Va progettato e realizzato un telaietto metallico che lo protegga e ne garantisca una facile sostituzione anche a caldo.

10.2.6. Occhio alle scintille! – (Obbligatoria, Ripetibile)

Caratteristica: DES, INT
Oggetti richiesti: progetto addizionatore, saldatore, valvole / transitoni
Abilità richiesta: corto circuito,
svalvolato / transistonizzato
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 40
Oggetti restituiti: addizionatore binario
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 128

Accendete il saldatore perché adesso è tutta mano d’opera. Con il telaio e i circuiti è adesso possibile assemblare l’addizionatore. E sperate che al collaudo non si facciano botti e scintille.

10.2.7. Telegramma fiero – (Alternativa, Opzionale)

Caratteristica: SAG, INT
Oggetti richiesti: addizionatore binario
Abilità richiesta: scribacchino esperto
Costo: nessuno
Giorni lavorativi: 10
Oggetti restituiti: nessuno
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 64

Per questo primo risultato non sono previste cerimonie ufficiali di inaugurazione. Possiamo quindi limitarci a informare tramite telegramma il sindaco, il presidente della Provincia, i vertici dell’Ateneo ed eventualmente altri alleati che ci siamo fatti durante il nostro percorso.

10.2.8. Son soddisfazioni – (Alternativa, Opzionale, Prestigio)

Caratteristica: CAR, SAG, INT, DES, COS
Oggetti richiesti: addizionatore binario
Abilità richiesta: oratore esperto
Costo: rinfresco
Giorni lavorativi: 40
Oggetti restituiti: contatti di politici della zona
Abilità restituita: nessuna
Esperienza individuale: 128

In alternativa possiamo organizzare una cerimonia di inaugurazione ufficiale, con tanto di rinfresco, invitando sicuramente il sindaco, il presidente della Provincia e i vertici dell’Ateneo. La prova consiste nel presentare l’addizionatore, ricostruendo brevemente i passaggi che hanno portato al risultato.

11. Appendici

11.1. Lista delle abilità speciali ottenibili nello scenario